La comunicazione nel musicale

Creare entusiasmo con una #comunicazione efficace nel #musicale.
In questi giorni ho avuto modo di riflettere su quanto una comunicazione efficace possa far venir voglia di avere un oggetto o meno, a prescindere dalle passioni o dagli interessi personali.
Il settore musicale è ancora e purtroppo indietro rispetto a ciò che le aziende in altri settori fanno, pensiamo alla telefonia, il settore automotive, lo sport; quando guardiamo uno spot televisivo di realtà operanti in questi contesti, abbiamo voglia guardare, di comperare, di provare, di vedere di persona, si accende uno stimolo a fare qualcosa in più per raggiungere un "sogno"!
E allora mi chiedo perché realtà mondiali del settore musicale come Marshall Amplification, Fender, Gibson, blasoni mondiali che chiunque conosce al di la che si suoni o meno uno strumento, non lavorano per elaborare spot televisivi, promozioni di immagine innovative con immagini emozionali che ispirano chi le vede e stimola la voglia di avere uno strumento in casa?
Una delle risposte è aimè disarmante, ma è la realtà dei fatti: nel settore del management musicale non esistono percorsi di #formazione dedicata al nostro mondo, non ci sono titoli di studio ad hoc che formano esperti del settore (come ad esempio in reparti come la medicina, l'ingegneria, l'economia), ma solo esperienze che stando sul campo (magari senza una vera passione musicale) si intersecano portando avanti così idee mediocri nel #musicbusiness .
C'è necessità di avere uno spunto affinché i colossi musicali si adeguino alla comunicazione dei colossi di altri settori, prendendo spunto da chi fa meglio e comunica in maniera più efficace. Perché non dimentichiamo che poi tutti ci troviamo a guardare artisti in tv, ascoltare concerti, scaricare musica.
La musica è magia, è impegno, è qualcosa che aiuta i giovani ad impegnarsi in qualcosa di sano, dunque è necessario crescere e fare in modo che la comunicazione emozionale arrivi dritta ai cuori di chi guarda! Occorre massimo impegno per far venire la voglia di avere uno strumento in casa anche se è solo per bellezza, ma sono sicuro che sia una bellezza costruttiva che contribuisce alla crescita interiore di ognuno di noi.
Colossi del musicale, svegliatevi!

La qualità come criterio di scelta negli strumenti musicali

La globalità del #mercato oggi offre prodotti musicali per tutti i gusti e tutti i prezzi e molto spesso il compratore, preso dall’affanno della ricerca dell’offerta a tutti i costi, perde di vista l’elemento fondamentale nel criterio di scelta del futuro acquisto, ciò che dovrebbe essere il timone della rotta, la #qualità!

Eh si, la tradizione popolare del “chi più spende meno spende” vale anche e soprattutto per il settore degli strumenti musicali. L’oceano di prodotti cheap provenienti dall’Asia ha creato una mentalità errata nel consumatore e il musicista non fa eccezione, arrivando ad affermare che “alla fine, quando si rompe ne compro un altro”. Scegliere un prodotto di qualità significa innanzitutto acquistare da chi in partenza opera una scelta commerciale volta a garantire la fruibilità del bene nel corso degli anni, un prodotto che mira a soddisfare il gusto estetico, emozionale, grazie ad una ricerca e studio negli anni, donando piena soddisfazione all’esperienza di acquisto.

La mia esperienza professionale di vendita nel corso degli anni di marchi importanti come Dexibell, Istanbul Mehemt, Koch Amps, ha dato prova pratica che acquistando uno strumento musicale di qualità si traduce in un maggior benessere durante la performance artistica, che sia da professionista o da semplice amatore della musica. Scegliere bene oggi significa non doversi preoccupare domani e se scegliere bene si potrebbe tradurre in uno spendere qualche soldo in più, sappiate che tutto tornerà indietro come beneficio sia per la sfera emotiva che per il portafoglio.

Puntate al meglio, suonare sarà più bello e divertente, dunque, non mi rimane che augurarvi buon acquisto…e che sia di qualità!